Io detesto la politica italiana. Io detesto i vecchi nella politica e i giovani che si fanno belli con le parole che da sempre sono sempre le stesse. Io sono completamente stanca del non rispetto del civile vivere in ogni nazione. Che ognuno sia quello che vuole. Senza ledere la dignità degli altri. Sempre. Io sono stanca di cose che non servono a niente se non ingrassare le tasche dei soliti biechi. Spazzatura: noi paghiamo a mq.
Noi paghiamo involucri e plastica per comperare cibo. Noi paghiamo per smaltire la monnezza che il bieco sistema ci induce a fare. Tornare indietro non si può? L’ultimo scempio: vai a fare la spesa. Ti danno la busta di plastica che tu paghi e che poi butti nel bidone. Di cosa è fatta? Di mais. Biodegradabile. Considerando che con il mais si possono sfamare interi popoli… lo trovo non bieco ma biechissimo. E tutto così difficile… triste… invidio chi s’ammazza. O è morto. Amen.
L’Italia il paese più bello del mondo… diventato un paese in vendita e degradato in ogni sua forma. Me soffro. Vorrei che i giovani si mettessero in fila tutti insieme in tutto il paese per sovvertire questo stato bieco! Per tornare alla bellezza dei nostri amati luoghi per l’arte la kultura che è il cardine del nostro vivere. Tornando al decoro, alla compostezza, all’educazione, all’amore al rispetto di ogni cosa. Perché la vita è una indivisibile irripetibile e trovo molto bieco perdersi nelle nefandezze di ogni epoca. Amen.
Cosa va di moda molto? Le notizie. Più sei bieco più avrai successo. Solo le nefandezze vengono premiate. Evvai… io ho smesso di guardare i telegiornali, leggere qualsiasi cosa riguardi la politica e quello che ne deriva. Leggo solo la kultura che è sempre più sottile e solo l’arcaico la mantiene viva. Perché l’odierno non è kultura: è solo spettacolo bieco! Pertanto… nella mia vita ho solo fatto kultura e continuerò fino alla muerte. Amen.
Je déteste complètement l’information d’aujour d’hui et de la vie totalement inadapté à notre intention. Amen.
LA KULTURA: DOVETE LEGGERE…
Recensioni: Emmanuel Bove. “I Miei Amici”. Da leggere assolutamente come d’altronde tutti i libri di letteratura che ci hanno tenuti compagnia ed aiutati a capire che: non si capisce un cazzo ma la letteratura serve per: una kultura che ti aiuta a vivere.
La lista è lunga. Per ora fra quelli che mi vengono in mente: Camus: “Lo straniero”. Sartre: “La Nausea”. Elsa Morante: “La Storia”. Virginia Woolf: “Le Onde”. Marguerite Yourcenaur: “Memorie di Adriano”. Marguerite Duras: “L’amante”. Marcel Proust: “La Recherce”. Thomas Bernhard: “Perturbamento”. E poi tutto. Nietzsche: tutto. Pessoa. Tutto. Cioran: “L’inconveniente di essere nati”. Agota Kristòf: “La trilogia della città di k”. Questi in primis. E pochi altri dopo.
FERNANDO PESSOA
Esiste una stanchezza dell’intelligenza astratta ed è la più terribile delle stanchezze. Non è pesante come la stanchezza del corpo, non è inquieta come la stanchezza dell’emozione. È un peso della consapevolezza del mondo, un’impossibilità di respirare con l’anima.